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Questo spettacolo è ispirato al libro omonimo scritto dal poeta vicentino Sergio Capovilla (nonché padre del regista dello spettacolo).

"L'autore ci riporta nel nostro paese agli ultimi giorni di guerra prima della liberazione e ce li fa rivivere nella loro drammaticità, ma, soprattutto, ci ripresenta quella realtà lontana illuminata da una sua visione personale che non ha la pretesa di essere né storica poiché la sua cronaca poetica non spiega, mostra, né ideologica dato che quelle vicende non sono mai viste come episodi locali di quella lotta tra Democrazia e Totalitarismo che infiammò l'intera Europa. La sua è una verità umana che nasce dall'attenzione per le storie della piccola gente investita dalla guerra, tutta preoccupata di cavarsela di fronte ad una realtà quotidiana insicura e confusa: un vecchio ordine crollava e non se ne intravedeva con chiarezza un altro. Paura per la vita, per le proprie cose, tragedie famigliari percorrevano in lungo e in largo Camisano. Resta che, malgrado tutto questo, il paese in guerra, raccontato da Capovilla, ci appare percorso da un vento di libertà".

INGRESSO CON OFFERTA LIBERA - NON è prevista la prenotazione

Info allo 0444 922749